QUANDO, COME E PERCHÉ ELIMINARE LE ORECCHIE A SVENTOLA

ll volto è la parte del nostro corpo più importante nelle relazioni con gli altri, e le orecchie possono influire moltissimo sulla prima impressione. Per capirlo ti basta chiederti: qual è il difetto del volto più frequente su cui i bambini prendono in giro i loro coetanei? Proprio le orecchie a sventola, su cui fanno battute su battute (e a prendere in giro i bambini per le orecchie a sventola spesso ci si mettono anche gli adulti, dando erroneamente per scontato che sia un argomento poco importante su cui poter scherzare).

Basta che l’angolo formato da orecchio e testa sia maggiore di pochi gradi rispetto alla media affinché l’impatto visivo risulti fortemente alterato rispetto alla percezione di un volto normale, cioè un volto in cui non si noterebbe “nulla di strano”, e qualificare una persona, che altrimenti avrebbe un bell’aspetto come “quello lì con le orecchie a sventola”.

E se appellativi del genere vengono dati in assenza dell’interessato, questo non significa che la persona non soffra per questo problema: si rende conto perfettamente di avere una sorta di marchio che lo contraddistingue e lo segue costantemente ogni volta che conosce una persona nuova.

La buona notizia è che intervenendo chirurgicamente si ottiene un risultato apprezzatissimo dal paziente, in quanto quello spostamento di pochi millimetri dell’orecchio verso la linea mediana della testa ha come risultato un radicale cambiamento della percezione del proprio viso. Il tutto con un intervento breve, poco invasivo e in anestesia locale.

CHI PUO’ SOTTOPORSI ALL’INTERVENTO DI OTOPLASTICA

Puoi valutare di sottoporti a otoplastica se hai uno o più dei seguenti difetti:

– orecchie sporgenti, a sventola
– sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni
– asimmetria delle pieghe cartilaginee

L’otoplastica è l’unico intervento di chirurgia estetica che può essere eseguito in età pediatrica (dopo i di 5 anni di età) in quanto, come accennavo sopra, rappresenta una soluzione immediata a un difetto che può pesare anche in maniera importante sulla serenità di un bambino.

L’operazione può essere effettuata anche sui bambini dopo i 5-6 anni di età.

Il paziente può pensare di sottoporsi a un’otoplastica se presenta una delle seguenti caratteristiche:
– orecchie sporgenti, a sventola
– sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni
– asimmetria delle pieghe cartilaginee

L’intervento risolve questi inestetismi senza lasciare tracce visibili ed è l’unico consigliabile anche in età pediatrica anche se solitamente in chirurgia estetica si consiglia di aspettare il completamento dello sviluppo corporeo; in questo caso si fa eccezione perché un’azione risolutiva porta benefici immediati sulla serenità del bambino stesso.

OTOPLASTICA: COSA FA IL CHIRURGO

Questo iL percorso che farai se deciderai di sottoporti all’intervento:

Prima visita 
Durante la prima visita verrà esaminata la forma dei tuoi padiglioni e le eventuali asimmetrie tra i due.

Accorgimenti prima dell’intervento
– Se sei un fumatore è opportuno che nei giorni precedenti l’intervento tu riduca in modo sensibile la quantità di sigarette
– aspirine e altri farmaci anti-infiammatori che possono aumentare il sanguinamento, devono essere sospesi sotto controllo medico.

L’intervento 
L’operazione chirurgica ha una durata chirurgica di 40 minuti ed è suddivisa fondamentalmente in quattro passi:
1) Somministrazione di anestesia locale, associata a una sedazione più o meno profonda a seconda dei casi.
2) Il chirurgo elimina una porzione di cute e riposiziona la cartilagine, riducendo l’angolo fra il padiglione auricolare e la testa. Questo può avvenire in misura calibrata fra orecchio destro e sinistro, in maniera da correggere eventuali asimmetrie.
3) Le pliche cartilaginee vengono assicurate con punti interni
4) L’intervento si conclude con l’applicazione di punti esterni e bendaggi.

Le cicatrici post-otoplastica siano esteticamente irrilevanti in quanto sono sottili e lineare, e soprattutto sono nascoste nella piega retro-auricolare. In ogni caso un paziente che sa di avere una tendenza alla cicatrizzazione ipertrofica/cheloidea deve comunicarlo al chirurgo estetico prima dell’intervento.

Il decorso post operatorio è generalmente molto tranquillo; il bendaggio elastico sarà utile per proteggere i padiglioni auricolari nei primi giorni dopo l’intervento. Le normali attività quotidiane possono essere riprese mediamente dopo 3 giorni, a volte addirittura prima.

VALUTA IL TUO CASO

Se le tue orecchie presentano una evidente sporgenza, sono asimmetriche, o è presente un’asimmetria delle pieghe cartilaginee, prenotati per una valutazione del tuo caso: clicca sul bottone sotto e fissa una visita gratuita.

Dr. Francesco Malatesta - Chirurgia Plastica ed Estetica

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